Il Forum Terzo Settore, che rappresenta 100 reti nazionali di Terzo settore e 120mila realtà territoriali, aderisce alla mobilitazione di domani 26 ottobre nelle piazze delle principali città italiane. “La guerra a Gaza ha raggiunto livelli di disumanità inimmaginabili. Il diritto internazionale è gravemente violato e assistiamo a una catastrofe umanitaria di dimensioni spaventose. Va riaffermata la pace come valore imprescindibile e come obiettivo da perseguire incessantemente. Nessuna guerra è inevitabile. Mentre sono inevitabili la perdita dei diritti umani, il deterioramento delle democrazie e l’esplosione di povertà e disuguaglianze quando si fa prevalere la violenza delle armi a scapito delle popolazioni”.
SOSPENDERE I FONDI A UNRWA SIGNIFICA METTERE A REPENTAGLIO LA VITA DI 5.9 MILIONI DI PERSONE
Roma, 5 febbraio 2024 – Le Organizzazioni della società civile italiana (OSC) raggruppate nelle Reti AOI e CINI, la Piattaforma delle OSC italiane in Medio Oriente e Mediterraneo, Amnesty International, Assopace Palestina esprimono forte preoccupazione per la pesante crisi umanitaria che si sta perpetrando a Gaza da oltre 100 giorni, ora aggravata altresì dalla sospensione da parte di molti Paesi inclusa l’Italia, dei fondi destinati all’agenzia delle Nazioni Unite UNRWA, che dal 1949 si occupa di fornire assistenza ai rifugiati palestinesi: oggi 5.9 milioni di persone tra Territori palestinesi occupati, Giordania, Libano e Siria. In questi territori UNRWA gestisce 58 campi di rifugiati, con 706 scuole frequentate da oltre 543.000 bambine e bambini, ragazze e ragazzi; 140 presidi sanitari che effettuano 7 milioni di visite mediche di base ogni anno, a cui si aggiungono 113 centri di servizi per le donne, senza calcolare le iniziative di supporto economico alle famiglie. I dipendenti di UNRWA sono circa 30.000.
Sì a un Piano per e con l’Africa. Lo sviluppo è una cosa seria.
Lettera aperta della Campagna 070 in vista della Conferenza Italia-Africa
La Campagna 070 – l’iniziativa promossa da Focsiv, AOI, CINI, Link 2007 che chiede al Governo italiano di rispettare, entro il 2030, l’impegno assunto all’ONU, oltre cinquant’anni fa, di destinare lo 0,7% del reddito nazionale lordo italiano all’Aiuto Pubblico allo Sviluppo – ha scritto una lettera rivolta al Governo in occasione della Conferenza Italia – Africa, che si svolgerà a Roma la prossima domenica 28 e lunedì 29 gennaio. Un’occasione questa, secondo le intenzioni degli organizzatori, nella quale si vuole dar vita ad un modello di partenariato vantaggioso per tutte le parti, lontano da logiche paternalistiche o predatorie.
A Roma, il 3 e il 5 dicembre, per sostenere la cooperazione internazionale.
Il mondo ha fame. Di pace e di sviluppo. Cambiare si può. Adesso.
L’appello della Campagna 070 e del progetto Generazione Cooperazione
A Roma, il 3 e il 5 dicembre, per sostenere la cooperazione internazionale.
Roma 1 dicembre. La Campagna 070 ‑ promossa da Focsiv, AOI, CINI e Link 2007, insieme al Forum del Terzo Settore, ASviS, Caritas Italiana e Missio – e il progetto Generazione Cooperazione invitano tutte e tutti a partecipare domenica 3 dicembre a una mobilitazione che si terrà alle ore 14.30 in Piazza Santi Apostoli a Roma, mentre martedì 5 dicembre, alle ore 10.00 presso l’Hotel Nazionale in Montecitorio, incontreremo le Istituzioni e i membri del Parlamento per condividere le proposte a sostegno della cooperazione allo sviluppo sostenibile.
AOI, CINI e Link2007: Appello umanitario urgente alla Comunità Internazionale dopo l’avvertimento di evacuazione del Nord e Centro di Gaza
Gli abitanti della Striscia di Gaza nella notte hanno ricevuto sui loro telefoni un avvertimento da parte dell’esercito israeliano per l’evacuazione di tutta la zona nord e centrale della Striscia entro le 14 ora locale del 13 ottobre.
Anche le Nazioni Unite hanno ricevuto la stessa comunicazione per la messa in sicurezza di tutto il loro staff e strutture, comprese scuole ed ospedali.
L’area è sotto incessanti bombardamenti da cinque giorni, le strade sono distrutte. A Gaza non esiste un luogo sicuro. Non c’è elettricità né benzina.
APPELLO URGENTE DI 12 ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI PER EVITARE UNA CRISI UMANITARIA SENZA PRECEDENTI A CAUSA DELL’INCOMBENTE INCURSIONE ISRAELIANA DI TERRA A GAZA
Siamo allarmati dalla richiesta fatta da Israele a più di un milione di palestinesi di lasciare il nord di Gaza in meno di 24 ore. Israele deve revocare immediatamente questo ordine, poiché il trasferimento dell’intera popolazione, in tempi così brevi, mette a rischio la vita di coloro che sono costretti a fuggire. Il governo di Israele non ha fornito alcuna garanzia per la loro sicurezza durante il transito o per la sicurezza dei civili rimasti nella Striscia di Gaza, mentre i combattimenti continuano.
Le agenzie umanitarie che operano a Gaza riferiscono che è in corso una crisi umanitaria di incredibile entità. Non ci sono strutture adeguate ad ospitare in sicurezza i residenti del nord di Gaza e la loro incolumità rimane a rischio, dato che gli attacchi aerei israeliani continuano a colpire il centro e il sud di Gaza.
MIGRAZIONI: IL GOVERNO IGNORA LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI CHE L’ITALIA HA SOTTOSCRITTO
Roma 21 settembre 2023 – Suscita preoccupazione l’estratto del video recentemente condiviso sulla pagina Facebook dell’Ambasciata italiana a Dakar, nel quale la Presidente del Consiglio Italiano, Giorgia Meloni, afferma che chi varca in maniera irregolare il confine italiano sarà detenuto e successivamente rimpatriato, senza tener conto della motivazione di ingresso. La selezione della sequenza, così come la sua pubblicazione, si configurano come un messaggio, non solo giuridicamente infondato, ma in netta contraddizione con le indicazioni e le attività svolte dalla cooperazione italiana, che vanta nel paese una presenza storica e riconosciuta, la cui immagine rischia in questo modo di venire lesa.
L’ennesimo massacro di civili in Palestina non resti impunito
Le organizzazioni della Società Civile esprimono condanna e preoccupazione per gli attacchi alla popolazione civile palestinese e le palesi e continue violazioni del diritto internazionale in Palestina, per l’inarrestabile processo di colonizzazione israeliana in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est. e per il blocco totale che da 16 anni Israele impone sulla Striscia di Gaza.
Il 2023 si sta caratterizzando come un anno di violenze senza precedenti. Dall’inizio dell’anno almeno 192 Palestinesi sono morti per mano israeliana, inclusi 31 bambini e bambine; un numero di vittime già maggiore di quello registrato in tutto il 2022. Continuano incessanti gli arresti arbitrari, anche di minorenni, e le demolizioni di strutture civili, come la scuola di Jabbet el-Deeb costruita con fondi dell’Unione Europea demolita da Israele il 7 maggio 2023.
CINI: l’abolizione della protezione speciale per i richiedenti asilo rappresenta un segnale grave in tema di accoglienza e di rispetto dei Diritti umani
Roma, 17 aprile 2023 – L’abolizione da parte del Governo della protezione speciale per i richiedenti asilo rappresenta un segnale grave in tema di accoglienza e di rispetto dei Diritti umani. Questo tipo di protezione è prevista nella maggior parte dei Paesi dell’Unione europea e dunque non è assolutamente, come invece sostiene il Governo, un unicum italiano. Il nostro Paese diventa un’eccezione invece proprio per l’abolizione della protezione speciale, facendolo rientrare nel novero delle nazioni meno democratiche e rispettose delle convenzioni internazionali in materia di migrazione. Le ONG aderenti al CINI respingono l’idea che il governo dei flussi migratori debba essere gestito con leggi speciali a livello nazionale e come una questione di ordine pubblico a livello internazionale. “La risposta a un problema complesso e strutturale come quello dei flussi migratori, prodotto da questo tipo di globalizzazione ineguale” sostiene Raffaele Salinari, Portavoce del CINI “va affrontato perseguendo sino in fondo, con coerenza e con risorse adeguate gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritti anche dal nostro Paese in sede internazionale e con significativi interventi a sostegno dei Paesi più esposti alla povertà, ai conflitti e ai cambiamenti climatici attraverso la cooperazione internazionale allo sviluppo“. Le ONG aderenti al CINI continueranno ad impegnarsi al fianco dei richiedenti asilo e di tutte le persone in difficoltà che si appellano alla centralità della dignità umana come statuita dalla Carta delle Nazioni Unite.
Dati OCSE – L’Italia torna indietro: aumentano gli aiuti allo sviluppo ma le risorse non lasciano i confini nazionali
Ieri l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha rilasciato i dati preliminari circa gli aiuti erogati nel 2022: c’è un aumento ma queste risorse aggiuntive sono in gran parte spese all’interno dei paesi donatori.
Roma, 13 aprile 2023 – Le statistiche sugli aiuti allo sviluppo stanziati nel 2022 diramate oggi dal Comitato per gli Aiuti allo Sviluppo dell’OCSE mostrano come i paesi donatori riuniti nel DAC abbiano erogato 204 miliardi di dollari di Aiuto pubblico allo sviluppo (APS). Si tratta di un aumento, pari al 13.6% rispetto al 2021.
Tuttavia il CINI – Coordinamento Italiano NGO Internazionali, insieme a larga parte di società civile, sottolinea come i dati ci dicano che questo è dovuto in larga parte alla crescita dei costi di accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo nei paesi donatori, che ha rappresentato nel 2022 il 14.4% del totale dei fondi (oltre 29 miliardi di dollari), seguita dal reindirizzamento dell’APS alla risposta umanitaria in Ucraina e alla sua ricostruzione, per un valore di 16 miliardi di dollari, ovvero il 7,8% del totale.